martedì 22 dicembre 2009

Per dircele davvero queste parole d'amore...

"Sante Nicola"

E’ arrivato il nostro dicembre

di luci e di attese
di comignoli e calze appese
in una stazione ovattata di neve
il tuo arrivo leggero
nel cuor della notte
attorno a un bidone di fosforo
e luce di fuoco fatato
E’ arrivato guaiendo
con una stola di cani randagi
ed una scatola di cerini
e lumini accesi
Sante Nicola ci ha portato
in dono le parole
per parlarci e scaldarci
il cuore
che poverta’ non sapersi parlare
e vedersi passare
vicini e muti
chiusi nel rancore
La pioggia si è fatta neve
e non ferisce ma bagna
e come manna morbida
ci consola..
Sante Nicola
ci ha portato parole incartate
e scritte e parlate
per dircele davvero
queste parole d’amore
Nel silenzio che ci aveva vinti
silenzio di anni
per quanto freddo e ghiaccio
ci fosse nel cuore..
Sante Nicola ci ha portato
in dono le parole
per spiegarci e scaldarci
come castagne e vino
tenerci vicino
La pioggia si è fatta neve
e non ferisce ma bagna
e ha portato parole
scritte e parlate
per quanto groppo e freddo ci fosse nel cuore..
Sante Nicola ci ha portato in dono
le parole per scaldarci e trovarci ancora

Vinicio Capossela

Auguri sinceri a tutti....



martedì 15 dicembre 2009

E' Natale e a Natale si può amare di più....


Ma non era la Giustizia che alla fine vinceva sempre ???


Lasci pure un commento sincero, va bene anche anonimo, chi lo invidia.

Per quanto riguarda l'odio, bè....vogliamo parlare dell'odio per i comunisti, per i giudici, per Napolitano quando non lo asseconda......??? Ma per favore....



lunedì 14 dicembre 2009

Tre vergogna e una bocca sdentata

Vergogna! Per la facilità con cui la strumentalizzazione politica si prende possesso di un caso palesemente isolato.

Vergogna! Per l'idea che ha sfiorato il ministro dell'interno di oscurare i siti internet scomodi.

Vergogna! Per aver gridato - Vergogna! - A un esiguo gruppo di contestatori tenuti ai margini della solita piazza.

Proibizionismo, divieti, fascismi, il clima da sfida e il linguaggio provocatorio: sono la fiamma viva di questa tensione.
Possiamo condannare il gesto all'infinito e dispiacerci per la salute di un uomo settantenne, ma continuando così questa nazione prenderà sempre più le sembianze di una bocca sdentata, altro che bel paese.

domenica 13 dicembre 2009

Il mostro di Copenaghen

A Copenaghen si dovrebbe (ahime' condizionale) decidere del futuro del nostro pianeta in materia di ambiente e clima. Ma è aberrante sapere che ha rappresentare le tesi e le opinioni della nostra nazione c'è un mostro. Una spregiudicata ministra dal passato agghiacciante. Colei che ha fatto dell'inquinamento la sua personale fortuna parlerà a nostro nome.
Io mi dissocio, a priori.


venerdì 11 dicembre 2009

martedì 8 dicembre 2009

Le nuove frontiere mediatiche: l'autoalimentazione

Mi chiedo quale profonda ed intima esigenza possa spingere un essere umano a sentirsi orgoglioso di avallare una proposta di legge che prevede l'innalzamento dei limiti di velocità sulle nostre autostrade.
Ho fatto due ipotesi. La prima è che l'istinto classista di questo Governo, che non avendo ulteriori strati sociali da costruire, cerca terreno fertile sull'asfalto : le auto grandi devono correre più di quelle piccole.
La seconda è una scelta mediatico-industriale, dovuta all'impostazione para-aziendale di questo manipolo di manager che si fingono ministri: più incidenti autostradali uguale a più morti, quindi più servizi televisivi finto-giornalistici, più lacrime in diretta, più pubblicità, più soldi.
Non trovo plausibili altre ipotesi, perché a mio avviso e facendo appello al buon senso non esistono automobili in assoluto sicure, semmai automobilisti esperti, non esistono cilindrate che garantiscono sicurezza e altre meno, semmai una moderata e prudente velocità, e infine non esistono tratti di strada più sicuri di altri.

Chiudo questo post esprimendo tutti i miei più sentiti complimenti ai partecipanti e ai promotori del No -B-Day. Bravi davvero. Mi avete fatto sentire meno solo :)
Mi è piaciuto in particolare lo slogan di questo gruppetto di parmigiani:

sabato 5 dicembre 2009

Un mondo migliore: una ragione in più.

Adesso c'è anche Ivan.

Benvenuto piccolo...


martedì 24 novembre 2009

Post-fascisimi & Co.

Fa rabbia accorgersi che certi atteggiamenti stanno diventando abitudini. Vere e proprie regole di condotta di furbi politicanti sotto mentite spoglie di imprenditori illuminati.
Fa rabbia sapere che prima o poi correggeranno le loro dichiarazioni, ma intanto hanno "mediaticamente" detto quello che pensavano, correggerlo o meno è solo una formalità.
Fa rabbia sapere che la prospettiva politica di questi timonieri di Stato è una sistematica caccia ai capri espiatori: gli statali, gli immigrati, gli zingari, i pm (!!!).
Fa rabbia leggere certe cose e rendersi conto che questo post-fascismo in giacca e doppio petto è in una fase bulimica: le seducenti metamorfosi del Presidente della Camera, a quando la foto con accanto una contadina che lavora il grano? E poi i "giri di vite" del Ministro Brunetta ... boccate d'ossigeno per i nostalgici.
Fa rabbia pensare che stanno solo divorando le meningi e attentando le capacità cognitive di un popolo, che ancora non si è reso conto di essere in balia di una lotta per la sopravvivenza.
No, non parlo di pasti caldi, non parlo di tetti e nemmeno di salari (che seppur bassi continueranno ad esserci), ma della sopravvivenza della propria identità.
Quando la reazione ad una vita stressante e frenetica, figlia delle massimizzazioni aziendali e del consumismo a credito, si traduce in paura di chi ci passa accanto, paura che un collega possa lavorare di meno noi, paura che non si punisca duramente un reato , paura di diventare l'ultimo di una piramide sociale, allora si è perso qualcosa di se stessi. Qualcosa di antico, di profondo, legato al nostro sentimento più intimo nei confronti della vita: la libertà.

Da reietto della politica, da comunista quale sono, vorrei sapere come mai si stanno studiando tutte le modalità possibili per punire quelli che lavorano troppo poco e non viene mai vagliata la possibilità di punire quelli che fanno lavorare troppo?
Ho lavorato per 6 anni, 10 ore al giorno e me ne retribuivano 8.

Ho una naturale propensione politica per una giustizia uguale per tutti.
Davvero riuscireste a farmene una colpa?

mercoledì 18 novembre 2009

Lettere da un cittadino

Da La Repubblica.it

SIGNOR Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. Le chiedo: ritiri la legge sul "processo breve" e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto. Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei.

Con il "processo breve" saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi. Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da tutti. Ma l'unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia.

Ritiri la legge sul processo breve. Non è una questione di destra o sinistra. Non è una questione politica. Non è una questione ideologica. E' una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia.

ROBERTO SAVIANO

FIRMA LA PETIZIONE

sabato 14 novembre 2009

Io sto con google...

Pestaggi di Stato, Leggi di Stato per alcuni (il solito) dello Stato, linee dure, la messa in scena della meritocrazia, il debito pubblico di scorta (da destinare ai nipoti dei nipoti), il "tutto va bene" stampato sulla fronte e sulle arcate superiori dei sorrisi ...e poi....gli sfiancanti silenzi mediatici.

Da VoMitO....

Molto meglio il messaggio che Google lancia ai suoi utenti oggi.

venerdì 6 novembre 2009

Una grande speranza

Ho fatto una scoperta deliziosa in giardino: nascosto negli anfratti intricati di un albero di arance c'era un arancio. Ma non uno qualunque, sto parlando di un grande arancio, ma grande davvero, almeno il triplo dei suoi fratelli. Eccolo qui....




Potrebbe sembrare la cosa più stupida da riportare su un blog, ma se pensate che quest'albero non è stato mai nutrito da fertilizzanti, nè difeso da pesticidi, nè tanto meno curato da alchimisti giardinieri e che ha bevuto solo acqua, tra l'altro piovana, il fatto acquista un significato diverso. E' stata per me un 'esperienza, se così posso chiamarla, tra il commovente e la sorpresa.
Ho visto la natura dire la sua con forza e imporsi, alle falde del Vesuvio, sotto un cielo di sole misto a veleni. Ho visto la natura più forte, capace di questo e chi sa cos'altro.
E questo mi ha reso felice.

Ho battezzato l'albero di arance: l'albero di buona speranza

mercoledì 4 novembre 2009

L'Europa di chi?

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha sentenziato che la presenza del crocifisso nelle aule delle nostre scuole va contro la libertà di religione nelle scuole.
Le reazioni a questa sentenza mostrano in modo plateale la pochezza, la superficialità e quella dose di populismo (che attribuiscono ad altri) che ben contraddistingue i nostri governanti (opposizione inclusa).
La sentenza riconosce il crocifisso come proprio del cattolicesimo cristiano e in questo limitante per chi osserva altre religioni. Le voci del coro nostrano, invece, hanno gridato allarmate che questa sentenza lede alle nostre tradizioni, aldilà del fatto cristiano. Sarebbe a dire che il crocifisso è un oggetto d'arredamento?
Meglio e intellettualmente qualificante sarebbe stato discutere, argomentare, opporsi alla sentenza con una difesa della propria idea e principio, invece di lanciare frasi finto-laiche e slogan scandalizzati come - è una stronzata!- del senatore in camicia verde.
Ma forse tutto questo è solo l'ennesimo tentativo di distogliere l'attenzione da cose molto più gravi. Io stesso nello scrivere mi accorgo di perdere del tempo. In fondo ogni Scuola potrebbe risolversi "il problema" delegando al voto i genitori degli alunni o gli alunni stessi. Sarebbe libertà anche questa, di esprimere la propria opinione, di sentirsi cittadini italiani, membri della comunità europea (anche quando non si decide di economia e finanza)





lunedì 2 novembre 2009

Addio Poetessa

E' morto (anche se non scomparirà mai) un pezzo di Poesia

La verità è sempre quella,
la cattiveria degli uomini
che ti abbassa
e ti costruisce un santuario di odio
dietro la porta socchiusa.
Ma l'amore della povera gente
brilla più di una qualsiasi filosofia.
Un povero ti dà tutto
e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.

Alda Merini, da "Terra d'amore"

venerdì 30 ottobre 2009

giovedì 29 ottobre 2009

Disagi dal subconscio

Ma in che razza di Paese viviamo?

venerdì 23 ottobre 2009

Disordine interiore, ma ordine nel paese.

Piove da morire, fa freddo. Si dirada il sole, e si porta via gli ultimi spiragli di calore. Mentre navigo leggo di linee dure: il Governo denuncia e chiude un gruppo di Facebook che nel titolo attenta alla vita del Presidente .
Non ho ben capito se temono un attentato o si pregiano di essere vittime?

Non sarà facile spaventare, educare, controllare e giustiziare tutti.

Mi metto al riparo, sotto le note di Preso Blu:


sabato 17 ottobre 2009

Al via i lavori...

...per una nuova immagine da propinare agli italiani:


e mentre i pochi rivali (si fa per dire) parlamentari che si ritrova assoldano killers, lui prepara terreno fertile per i pezzi grossi.

Esprimo tutto il mio dissenso per un'opera che non è solo uno scempio, ma anche un regalo per la criminalità.

NO AL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

1

L’opera costa 6,1 miliardi di euro ma oggi il Governo ne rende disponibili 1,3 che servono per costruirlo, 800 milioni di euro in meno di quanto venne destinato quattro anni fa con la ricapitalizzazione della Stretto di Messina SpA. Chi mai metterà gli altri 4,4 miliardi di euro ?

2

Il costo dell’opera è di 2,2 miliardi di euro in più di quello con cui è stata vinta la gara (6,1 miliardi rispetto ai 3,9 miliardi di euro del maxiribasso presentato da Impregilo). Non è chiaro come lo Stato pensi di affrontare la ridefinizione dei rapporti con il general contractor capeggiato da Impregilo.

3

Non risulta che siano stati superati tutti gli ostacoli tecnici di realizzazione di un ponte sospeso ad unica campata di 3,3 km (nell’area a maggior rischio sismico del Mediterraneo) e di gestione di un’opera, concepita per 100.000 veicoli al giorno quando stime ufficiali al 2032 prevedono solo 18.500 vetture al giorno.

Nell’attuale situazione di gravissima crisi economica e di aumento consistente del debito pubblico, lo Stato decide di immobilizzare 1,3 miliardi di euro di fondi pubblici proprio quando: RFI sta smantellando progressivamente il servizio di traghettamento tra la Sicilia e il continente; i cantieri della Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria come anche quelli della SS106 Ionica non vanno avanti per mancanza di fondi, per progettazioni sbagliate e per l’ipoteca della criminalità organizzata. Per mesi Reggio Calabria non è stata raggiungibile in treno e la linea litoranea si è dovuta attestare a Lamezia Terme, a causa di una frana che l’aveva interrotta.

Le reali priorità sono:

Il rilancio del traghettamento dello Stretto e lo sviluppo razionale di un sevizio pubblico locale di “metropolitana del mare” per i pendolari delle due aree urbane di Reggio Calabria e Messina, il completamento dei cantieri della A3 Salerno-Reggio Calabria e della SS106 Ionica, in un contesto di forte controllo e vigilanza degli organi dello Stato contro le infiltrazioni della criminalità organizzata, e dei collegamenti stradali tra Catania, Siracusa e Gela; la riorganizzazione dei nodi ferroviari di Villa San Giovanni e Messina e il potenziamento, sul versante calabrese, della linea litoranea tirrenica tra Battipaglia e Reggio Calabria, e delle relazioni tra questa Taranto e Bari e, sul versante siciliano, delle linee ferroviarie di collegamento tra Catania, Messina e Palermo.

(Fonte WWF Italia)

lunedì 12 ottobre 2009

South of the border

Dopo Salvador, Platoon, JFK, Wall Street, il regista americano Oliver Stone ha presentato recentemente a Venezia South of the border (A sud del confine). Una pellicola che ripercorre, nel Sud America, le fasi che hanno visto le amministrazioni di destra cedere il passo alle amministrazioni di sinistra , proprio nel periodo in cui vigeva l'aggressiva e invasiva presidenza Bush.
Lula da Silva, Cristina Kirchner e suo marito Nestor, Rafael Correa, Fernando Lugo, Raul Castro e soprattutto Hugo Chavez.
Il perchè di questa scelta cinematografica ce la spiega lo stesso Stone in un'intervista a Gianni Minà: "Molti dei paesi latinoamericani che hanno recentemente conquistato un’indipendenza reale sono scorrettamente indicati da settori del nostro governo e da parte della stampa miserevolmente asservita come “non democratici”, perchè le loro nuove scelte economiche e politiche nuociono ai nostri interessi. Tutto questo è insopportabile e bisogna avere la forza di denunciarlo”.
Chavez ha ad esempio iniziato ad operare per il rafforzamento dell'OPEP (l'Organización de Países Exportadores de Petróleo; ovvero l OPEC), anche grazie al miglioramento delle relazioni diplomatiche con tutti i paesi membri. A livello continentale Chávez domanda un'integrazione dei paesi latino-americani da effettuarsi anche mediante l'ALBA (Alternativa Bolívariana para América Latina y el Caribe) costituita in contrapposizione all' ALCA (Area di Libero Commercio delle Americhe) voluta dagli USA. Ma pare più che evidente che l'amicizia tra Venezuela e Cuba (che vede ad esempio lo scambio tra la fornitura di petrolio venezuelano a prezzi vantaggiosi ed il supporto della competenza medica cubana nell'ambito dei piani di miglioramento delle condizioni sanitarie del Venezuela ed altri paesi sudamericani) viene vista con sospetto dagli Stati Uniti ed utilizzata dall'opposizione per discreditare Chávez.

Stone si aggiunge quindi al filone dei registi che si spingono "oltre", fino a sostituirsi al lavoro che un tempo era svolto da giornalisti e saggisti, come ad esempio Michael Mooore e Soderbergh (che ha recentemente ricostruito e smentito tutte le invenzioni montate ai danni di Ernesto "Che" Guevara).
I media italiani hanno ignorato il perchè della presenza di Hugo Chavez, arrivando a titolare cose come "Il feroce caudillo venezuelano, ospite del regista Oliver Stone, che lo celebra in un film e dimentica la ferocia del regime”. Eppure sarebbe ora di chiedersi quali sono realmente questi eccidi commessi da Chavez.
Riporto di seguito quanto indicato da Minà a proposito di Chavez: " [...] è il protagonista di un percorso politico che lo ha visto prevalere dodici volte in altrettante consultazioni elettorali o referendarie negli ultimi undici anni. E’ un dato, questo, che per chiarezza dovrebbe tenere in conto anche una parte della sinistra italiana, prevenuta sulla politica del presidente venezuelano, malgrado i successi sociali che gli organismi internazionali gli riconoscono. Una volta Gad Lerner ha detto in tv “Chavez non ci piace”. Giudizio legittimo, che però suggerisce una domanda: il voto è forse uno strumento che vale solo quando vince il candidato che ci piace?
Non sono stati denunciati brogli alle ultime elezioni in Venezuela ben controllate dagli Stati Uniti nella persona dell'ex presidente Jimmy Carter.
Quando, nell’aprile del 2002, con l’appoggio del governo Bush e della Spagna di Aznar, l’oligarchia locale e perfino parte della Chiesa tentò il colpo di stato contro il suo governo democraticamente eletto, nelle ore drammatiche di quell’accadimento, le TV, per il 95% in mano all’imprenditoria privata, ostile a Chavez, incitavano all’eversione o, nel migliore dei casi, con nessun rispetto per i cittadini, trasmettevano cartoni animati.
Poi, nel tempo, le licenze di molte emittenti televisive e radiofoniche sono scadute e, come sarebbe successo negli Stati Uniti e ovunque, a quelle che incitavano all’eversione e all’assassinio del presidente, il permesso non è stato rinnovato. Eppure il 90% delle emittenti è rimasto, in Venezuela, in mano all’opposizione.

venerdì 9 ottobre 2009

giovedì 8 ottobre 2009

Proviamo con la calma

Ieri ho visto un leone selvaggio appena messo in gabbia, ma forse era un matto scappato dal suo ricovero ospedaliere, anzi no, a pensarci bene sarebbe potuta essere una moderna bomba ad orologeria parlante. Ha messo sotto tiro tutti, nell'ordine: comunisti, presidenti, Consulte, giudici, avvocati e portantini. - " Tutti al rogo! Non c'è legge, non c'è giustizia, non c'è libertà"-

Proviamo allora con la massima calma e in modo sereno, a spiegargli che:

- la Repubblica non è un'azienda
- lo Stato non è un albergo a ore
- le cariche istituzionali non sono abiti per trasformarsi in Super Man
- la legge è (o dovrebbe, se lui permette di svolgere il proprio lavoro anche agli altri) uguale per tutti
- l'Italia è una nazione e non uno studio televisivo di Canale 5
- la minoranza non è una debolezza
(cito Niccolò Fabi)
- la maggioranza non è una qualità
(cito Niccolò Fabi)
- la dignità è un valore morale
- dimettersi non è una condanna a morte
- la condanna a morte in Itala è stata abolita

e infine

- l'Italia deve uscire da una crisi e non ha fretta di eleggere il proprio Nobel per la Pace

Forse piano piano, poco a poco, si convince.

Sono fiducioso.


mercoledì 7 ottobre 2009

Fiorello salva tutti

Dopo l'indignazione generale e addirittura l'intervento di Fiorello ci siamo riusciti: sabato sarà lutto nazionale.

Un autunno freddissimo

Niente funerali di Stato per le vittime di Giampileri.Ancora un dribbling ai danni di questa gente, che senza retorica si proclama di serie B. Dopo che Il Presidente del Consiglio ha pensato bene di osservare quanto accaduto mettendosi dall'alto, sorvolando silenziosamente con un elicottero per non intralciare i lavori (mah!). Ma non solo, anche dopo un ingresso in Prefettura da un accesso secondario per evitare qualche contestazione.
Ma in Sicilia non era il più amato?

Di oggi la sentenza che assolve Mortola e De Gennaro per le incursioni alla scuola Diaz durante il G8 di Genova nel 2001. Ma allora chi è stato a dare gli ordini?

E' un autunno glaciale e non per la mancanza di sole.

Speriamo ci rassereni la sentenza sul "Lodo Alfano" della Corte Costituzionale che per adesso tarda ad arrivare.

domenica 4 ottobre 2009

Il ritorno d'Autore

Merita una parentesi, i complimenti e la promozione da parte mia, questo ultimo lavoro di Samuele Bersani. Un disco musicalmente molto curato, frutto di collaborazioni e lunghe riflessioni. Bersani torna dopo tre anni con un disco che, a mio parere, è principalmente colto.
Attualità, politica, e l'amore cantati a modo suo. Ma non è tutto, anche la poesia trova spazio in questo disco, come ad esempio l'ultimo degli 11 brani, "16:9": che racconta la storia di una ragazza disoccupata in cerca di clienti per un lavoro precario.
Potremmo criticare la scelta, più adatta ad un veterano delle vendite, di offrire una traccia dell'album solo su i-tunes:"Il bombarolo" di De Andrè, con Stefano Bollani al pianoforte.
Ma se poi sfogliando i testi delle canzoni leggiamo: "...alle vere leggende la morale non serve, è sempre meglio un pò di libertà...", allora possiamo perdonargli anche quello.

300.000 farabutti

Qualcuno, qualcosa, il potere, le troppe verità e tante, troppe, bugie.

"...la liberta' per cui stiamo combattendo e' la serenita' di raccontare, senza che il proprio privato sia utilizzato come un'arma per far tacere chi lavora..."

Il mio plauso all'intervento di Saviano alla manifestazione del FNSI di ieri a Piazza del Popolo a Roma

mercoledì 30 settembre 2009

Terremoti lontani

Cestinati per il momento i miracoli italiani, i posti di lavoro a milioni, i ponti da costruire per dare lustro alla penisola.
Nel totale stordimento popolare i TG si affannano ad allestire le scenografie di una città rinata dalle macerie. Poi i sorrisi, le strette di mano.
E' il 30 settembre e tutto va bene.
Un set perfetto di disinformazione capace di alterare l'umana percezione e gli strati manipolabili della memoria.
-Nulla di tutto ciò è mai accaduto in Italia - grida l'unto.

Eppure, meraviglia! Un Governo di sinistra per la disastrata Umbria qualcosa compì......
http://www.osservatorioricostruzione.regione.umbria.it/

per correttezza riportiamo anche i dati relativi alla gestione attuale
http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/dati_e_numeri.pdf

A voi le riflessioni del caso.

domenica 27 settembre 2009

Praga da riformare

Benedetto XVI vola a Praga per riprendersi le proprietà espropriate alla Chiesa muovendo invettive contro lo stato totalitarista che fu, quindi esorta i Cristiani a riprendersi il loro ruolo in società dialogando con gli agnostici.
Tutto legittimo e comprensibile (dal suo punto di vista), ma se come lui stesso dice nel palazzo presidenziale: - la verità può essere tradita e manipolata a servizio di false ideologie -. Perchè non lanciare a questo popolo che ha "scelto" per il 66% di non credere in Dio anche un messaggio di all'erta nei confronti di un capitalismo dilagante e mai come oggi fallimentare? Quali verità ha onorato fino ad ora il liberismo se non la conferma quotidiana di una produzione esponenziale di povertà e miseria?
In che tipologia di Stato dovrebbe lavorare questa nuova umanità auspicata dal Papa, rinnovata e rinsaldata nel suo vigore dogmatico ? Trovo sia tutto molto retorico. Non si può affossare un' ideologia proponendo un dogma.
Il processo di secolarizzazione che la Chiesa incassa quotidianamente è a mio avviso null'altro che la risposta di una società che reclama con forza la sua laicità. Non e' possibile dogmatizzare cose come la pace e la libertà. Non si può gridare la fratellanza e tramortire l'uguaglianza.
Perché le cose migliori saranno, sì frutto di dialoghi tra uomini, ma uomini che hanno, innanzitutto, a cuore la lotta per un mondo terreno migliore. E questo va rispettato.

mercoledì 23 settembre 2009

Sono terrorizzato all'idea che tra poche ore (alle 21:00 circa) alla 64/ma Assemblea generale delle Nazioni unite interverrà il nostro premier e dirà la sua in materia di clima e nucleare.
Vuoi vedere che proprio nel giorno in cui Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha messo la lotta al riscaldamento della Terra come obiettivo prioritario di un mondo libero dalla minaccia atomica, lui ricomincia parlare dell'importanza del nucleare in Italia (e magari nel mondo!) ?


In rete ci sono diversi decaloghi e raccomandazioni per risparmiare energia, rispettare l'ambiente e vivere coerentemente con ciò che ci circonda. Ho trovato dei consigli semplicissimi, applicabili sempre e da chiunque.
Forse e' meglio non preoccuparsi troppo degli impegni che altri prendono per noi e aldilà di quello che avverrà alle 21:00 iniziare ad organizzarci.
Il mondo lo salveremo noi.

1. Non lasciate mai gli elettrodomestici in standby se sapete che non li utilizzerete entro brevissimo tempo. L’idea che spegnere spesso un elettrodomestico lo renda meno efficiente e comporti uno spreco di energia maggiore al riaccenderlo che lasciandolo in standby è un mito, valido solo per gli apparecchi più obsoleti.

2. Se possedete macchine per caffè espresso per uso domestico e consumate caffè solo al mattino, spegnetele dopo aver fatto colazione. L’acqua del serbatoio si raffredderà, è vero, ma si spreca meno energia accendendo la macchina poco prima di farvi un caffè (bastano meno di cinque minuti e l’acqua è di nuovo calda) che lasciandola sempre accesa.

3.Possedete degli apparecchi che, pur se spenti, emettono uno strano ronzio? Significa che del tutto inattivi non sono. Collegate la loro presa di corrente a una «ciabatta» con un interruttore (costa poco e dura una vita); se lo spegnete, l’apparecchiatura sarà silenziosa e davvero disattivata.

4. Non lasciate accese le luci nelle stanze in cui non siete.

5. Se state guardando la Tv e dovete rispondere al telefono in un’altra stanza, prima di andarci spegnete il televisore o alla peggio lasciatelo in standby (sempre meglio che lasciarlo acceso…).

6.Quando guidate, cambiando marcia senza far andare il motore troppo su di giri (per esempio passando dalla quarta alla quinta alla velocità di 60 km/h) potete ridurre consumi ed emissioni di gas di scarico del 25% (ma solo se siete costanti in questa pratica).

7. Quando gettate una bottiglia di plastica vuota in un apposito contenitore, sappiate che avete fatto un bel gesto, ma migliorabile: appiattite la bottiglia il più possibile, così i bidoni ne conterranno di più e occorreranno meno viaggi di inquinantissimi camion per portarli nei centri di smaltimento.


E comunque....mi unisco accoratamente alla domanda della Littizzetto:
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lunedì 21 settembre 2009

Riflessioni solidali (?)

Le riflessioni, se solidali davvero, devono essere rivolte a tutti. Sempre.

Da ANSA.it  2009-09-21 12:18
 Roma, in una scuola no al minuto di silenzio ROMA - "Solo alle 11 e 30 di questa mattina ho ricevuto la circolare del ministro Gelmini sul minuto di silenzio. Ma nel mio istituto, né alle elementari e né alle materne si parteciperà a questo invito per la 'riflessione solidale', perché in questo momento sarebbe solo retorico". Lo ha detto il dirigente scolastico della scuola materna ed elementare 'Iqbal Masih' di Roma, Simonetta Salacone. L'istituto statale, ceh sorge alla periferia di Roma e conta circa il 30% degli stranieri, in particolare nomadi, è stato lo scorso anno capofila della protesta contro la Riformna Gelmini. "Se proprio va osservato un minuto di silenzio - ha aggiunto Salacone - dev'essere dedicato a tutte le vittime che muoiono sul posto di lavoro e del resto anche quei soldati stavano facendo il loro lavoro". "Una vera missione di pace va fatta con dottori e insegnanti, non con i militari", ha spiegato la dirigente, che ha ricordato "il mancato sostegno agli ospedali di Emergency". Per Salacone "in un momento in cui si discute sul senso della missione in Afghanistan, se ritirare o meno le truppe, penso che sia più necessaria una discussione tra adulti, come docenti e genitori, che sarà avviata nel mio istituto nei prossimi giorni. I bambini delle scuole materne ed elementari, invece, sono troppo piccoli per riflettere su alcuni temi".

domenica 20 settembre 2009

Facciamo uno sforzo....

Vorrei ci fosse uno sforzo comune, congiunto, emotivamente onesto, universalmente solidale, che porti una ventata di sincerità, che contenga, finalmente, un briciolo di verità.
Uno sforzo moralmente sostenibile per dire una buona volta che le missioni di pace NON ESISTONO.

Grazie.

giovedì 3 settembre 2009

Indignato!

Vorrei che l'indignazione ci prendesse tutti...
mentre camminiamo, mentre acquistiamo, mentre ascoltiamo, mentre scegliamo, mentre mangiamo, mentre telecomandiamo (la TV), mente navighiamo, mente pensiamo, mentre stiamo in silenzio, mentre gridiamo...

sabato 22 agosto 2009

La Pace in Agosto....

Non c'e' Pace intorno, non c'e' tregua nel mondo.
Niente che rassomigli al sereno, per adesso, riesce a prendere il sopravvento.
Anche il sole di quest'Agosto sembra essersi tinto d'ira.

Così a volte.....sudando...scrivo...

Suona sempre dolce
di mare e di foglie
stelle a milioni
paesaggi sotto gli occhi:
io la Pace la muovo
sull'elemento vento
un soffio che ora sento
e scriverlo fa bene

non solitudine
non triste abitudine
non aria senza respiro
non solo sete d'acqua
non fiamma ma l'ardente
non buio facile all'oblio
non prigionia di intenti

ma un costretto di mani
e labbra dalle parole colte
lanciate come stelle
in coda ad ogni vita

armi di percezione
per pugni di bambino:
un'onirica prefazione
per il futuro in essere
e quello ripromesso

S.P.R.

venerdì 14 agosto 2009

Spunti di riflessione

La verità, nonostante tutto, esiste.

E' il titolo di un capitolo del nuovo libro di Saviano "La bellezza e l'inferno"...

Riporto alcune righe dal notevole impatto riflessivo:

" [...] Per comprendere in modo immediato l'andamento della crescita economica di un Paese e confrontare i dislivelli di ricchezza planetaria, si è stabilito un indice di misurazione basato sul prezzo del Big Mac, il panino più famoso di Mac Donald's. Più l'hamburger costa caro, più l'economia del Paese è in forma. Allo stesso modo, per valutare l'osservanza dei diritti umani, si valuta il prezzo a cui viene venduto il kalashnikov. Meno costoso è il mitra, più facilmente è accessibile il più letale e leggero strumento di morte, più i diritti umani sono violati. [...] "

domenica 29 marzo 2009

Tu querida presencia...

Quali sono questi valori eccezionali che le Destre decantano? Quali sono questi esempi forti di democrazia che ci dovrebbero far sognare un mondo basato sulla meritocrazia? Quali sono gli obiettivi che perseguono questi uomini del potere che fanno e disfanno le reputazioni di uomini
capaci di fare la storia con la loro presencia?

Caro Ernesto....
grazie di avermi già risposto da tempo.

Chi sa se domani mi ritroverò bannato da internet per aver pubblicato il video del figlio di un terrorista .... :-)

Il congresso del vecchio potere

Mentre qualcuno legittima la propria democrazia (non potendo vantarne un giusto possesso) con strampalati slogan e attacchi al "nemico"...
io ...
provo a salvarmi...


Io so
di Pierpaolo Pasolini

Io so.
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato “golpe” (e che in realtà è una serie di “golpe” istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so i nomi del “vertice” che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di “golpe”, sia i neo-fascisti autori materiali delle prime stragi, sia infine, gli “ignoti” autori materiali delle stragi più recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi, opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969) e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).
Io so i nomi del gruppo di potenti, che, con l’aiuto della Cia (e in second’ordine dei colonnelli greci della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il ‘68, e in seguito, sempre con l’aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del “referendum”.
Io so i nomi di coloro che, tra una Messa e l’altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l’organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neo-fascisti, anzi neo-nazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista). Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi italiani bruciavano), o a dei personaggio grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli.
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killer e sicari.
Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero.

sabato 21 marzo 2009

E ora proviamo a salvarci...
da chi accontenta se stesso, svendendoci surrogati di liberta'

Il nucleare....la Costituzione....il Lavoro....la Famiglia...

vogliamo parlarne?