martedì 8 dicembre 2009

Le nuove frontiere mediatiche: l'autoalimentazione

Mi chiedo quale profonda ed intima esigenza possa spingere un essere umano a sentirsi orgoglioso di avallare una proposta di legge che prevede l'innalzamento dei limiti di velocità sulle nostre autostrade.
Ho fatto due ipotesi. La prima è che l'istinto classista di questo Governo, che non avendo ulteriori strati sociali da costruire, cerca terreno fertile sull'asfalto : le auto grandi devono correre più di quelle piccole.
La seconda è una scelta mediatico-industriale, dovuta all'impostazione para-aziendale di questo manipolo di manager che si fingono ministri: più incidenti autostradali uguale a più morti, quindi più servizi televisivi finto-giornalistici, più lacrime in diretta, più pubblicità, più soldi.
Non trovo plausibili altre ipotesi, perché a mio avviso e facendo appello al buon senso non esistono automobili in assoluto sicure, semmai automobilisti esperti, non esistono cilindrate che garantiscono sicurezza e altre meno, semmai una moderata e prudente velocità, e infine non esistono tratti di strada più sicuri di altri.

Chiudo questo post esprimendo tutti i miei più sentiti complimenti ai partecipanti e ai promotori del No -B-Day. Bravi davvero. Mi avete fatto sentire meno solo :)
Mi è piaciuto in particolare lo slogan di questo gruppetto di parmigiani:

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