Benedetto XVI vola a Praga per riprendersi le proprietà espropriate alla Chiesa muovendo invettive contro lo stato totalitarista che fu, quindi esorta i Cristiani a riprendersi il loro ruolo in società dialogando con gli agnostici.
Tutto legittimo e comprensibile (dal suo punto di vista), ma se come lui stesso dice nel palazzo presidenziale: - la verità può essere tradita e manipolata a servizio di false ideologie -. Perchè non lanciare a questo popolo che ha "scelto" per il 66% di non credere in Dio anche un messaggio di all'erta nei confronti di un capitalismo dilagante e mai come oggi fallimentare? Quali verità ha onorato fino ad ora il liberismo se non la conferma quotidiana di una produzione esponenziale di povertà e miseria?
In che tipologia di Stato dovrebbe lavorare questa nuova umanità auspicata dal Papa, rinnovata e rinsaldata nel suo vigore dogmatico ? Trovo sia tutto molto retorico. Non si può affossare un' ideologia proponendo un dogma.
Il processo di secolarizzazione che la Chiesa incassa quotidianamente è a mio avviso null'altro che la risposta di una società che reclama con forza la sua laicità. Non e' possibile dogmatizzare cose come la pace e la libertà. Non si può gridare la fratellanza e tramortire l'uguaglianza.
Perché le cose migliori saranno, sì frutto di dialoghi tra uomini, ma uomini che hanno, innanzitutto, a cuore la lotta per un mondo terreno migliore. E questo va rispettato.
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