Lo faccio io per prima e sogno che milioni, dopo di me,
possano far uso di una volontà, seppur meccanica,
efficace e per una volta che ci sollevi e dia leggerezza al vivere e alla coscienza.
Si potrebbe ad esempio, e per iniziare, "chiedere scusa"
e poi lottare perchè "un'altra volta" non ci sia più.
Chiedere scusa al lato scuro del fiume Lambro, al mare tirreno sommerso dalle navi, ai coralli dell'oceania grattati via da eliche aliene.
Chiedere scusa a questa famiglia, e al loro piccolo, magari, offrire un bel cesto di sardine di bentornato.
Si dovrebbe chiedere scusa agli operatori della Pace, perche' la loro non e' una belligerante missione.
Dire per una volta "Mi dispiace" a chi ogni giorno rischia per la pRoDuzIOne(!!) e come un funambulo rischia sulle impalcature sostenute dai bassi costi di gestione e dai controlli a fasi alterne.
Scusarsi, di avere dopo 60 anni, riportato in voga lo stile insinuante di "taci il nemico ti ascolta" con un piu' commovente "l'amore vince sull'odio e sull'invidia".
Si dovrebbe chiedere scusa al mondo intero e accettare di non essere perfetti, perche' gli uomini anche se in abito talare, restano uomini. La perfezione, si sa, non è terrena, nè vaticana.
Scusa, scusa, scusa...parola "libertà" , perche' solo degli sporchi razzisti possono darti connotazioni geografiche e giustificare politiche di secessione bistrattando il tuo lato nobile.
Non è troppo tardi per farlo, e' un'occasione da non sprecare l'appuntamento con noi stessi. Una parola a volte vale una vita, magari quella che viene dopo di noi.
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