Immaginate la famosa scena di Totò nel treno con l'on Cosimo Trombetta, pensate all'effetto radicale e rivoluzionario che potremmo ottenere entrando nelle cabine elettorali ripetendo a denti stretti - " in galera ti mando...in galera ti mando...! "
Mi raccomando... ;-)
sabato 27 marzo 2010
venerdì 19 marzo 2010
sabato 13 marzo 2010
In dolce attesa
E' in questa attesa spasmodica, nel pieno di un countdown elettorale incandescente, nell'ansia che ci prende, nella speranza che abbiamo di vedere finalmente oscurarsi quel sorriso ipocrita, proprio ora, mentre sembra rinascere dalla ceneri un'opposizione pubblica e civile, prima ancora che politica, vorrei vedere brillare un'anima di Sinistra. Che pulsi di valori e di idee, di solidarietà e altruismo, una Sinistra vera, corraggiosa, che porti con orgoglio la bandiera rossa, che si batta, si indigni, sia pronta a una società diversa, a un mondo migliore e a non lasciar cadere nelle tenebre la vera notizia di questi giorni.
"Vi chiedo di essere essenzialmente umani, ma così umani da avvicinarvi al meglio di ciò che è umano, purificare il meglio dell'uomo attraverso il lavoro, lo studio, l'esercizio della solidarietà continua con il popolo e con tutti i popoli del mondo". (Ernesto "Che" Guevara De La Serna)
"Vi chiedo di essere essenzialmente umani, ma così umani da avvicinarvi al meglio di ciò che è umano, purificare il meglio dell'uomo attraverso il lavoro, lo studio, l'esercizio della solidarietà continua con il popolo e con tutti i popoli del mondo". (Ernesto "Che" Guevara De La Serna)
martedì 9 marzo 2010
sabato 6 marzo 2010
Il Popolo della Libertà (Presunta)
Un popolo libero di essere governato da un corruttore.
Un corruttore in stato di libertà che proclama la libertà come valore fondante delle proprie idee.
Un popolo indotto a credere dalla libera DISinformazione che una legge liberticida è una legge giusta.
Un popolo con delle ministre che come prima fase della loro autodeterminazione politica hanno una prorompente necessità di proclamarsi intelligenti anzichè belle.
Un popolo libero di NON scegliere il nucleare e di credere che durante le elezioni, nella loro regione, il nucleare non serva.
Un popolo libero di dare un taglio al precariato della forza lavoro della mafia con un ponte inutile.
Un popolo libero, liberissimo, di farsi privatizzare anche l'acqua.
Un popolo libero, ma per sfacciata volontà politica già relegato a zone di padani, ladroni e terroni
Un popolo di libertà indotto a credere che gli intrattenitori televisivi di bassissimo profilo siamo Artisti.
Un popolo con la libertà di assecondare le esclusioni dai festival da chi è moralmente in errore, ma che può scegliere liberamente col proprio telefono chi sarà il vincitore, magari un principe dagli occhi azzurri.
Un popolo libero che non si preoccupa più dell'educazione dei propri figli da quando la scuola è passata ad un regime piu' duro.
Un popolo che ha la libertà di giudicare e giustiziare gli stranieri
e poi c'è un popolo, di brava gente, tappata in casa ad aspettare un lavoro, una speranza, o forse, che prima o poi passi anche questo.
Un corruttore in stato di libertà che proclama la libertà come valore fondante delle proprie idee.
Un popolo indotto a credere dalla libera DISinformazione che una legge liberticida è una legge giusta.
Un popolo con delle ministre che come prima fase della loro autodeterminazione politica hanno una prorompente necessità di proclamarsi intelligenti anzichè belle.
Un popolo libero di NON scegliere il nucleare e di credere che durante le elezioni, nella loro regione, il nucleare non serva.
Un popolo libero di dare un taglio al precariato della forza lavoro della mafia con un ponte inutile.
Un popolo libero, liberissimo, di farsi privatizzare anche l'acqua.
Un popolo libero, ma per sfacciata volontà politica già relegato a zone di padani, ladroni e terroni
Un popolo di libertà indotto a credere che gli intrattenitori televisivi di bassissimo profilo siamo Artisti.
Un popolo con la libertà di assecondare le esclusioni dai festival da chi è moralmente in errore, ma che può scegliere liberamente col proprio telefono chi sarà il vincitore, magari un principe dagli occhi azzurri.
Un popolo libero che non si preoccupa più dell'educazione dei propri figli da quando la scuola è passata ad un regime piu' duro.
Un popolo che ha la libertà di giudicare e giustiziare gli stranieri
e poi c'è un popolo, di brava gente, tappata in casa ad aspettare un lavoro, una speranza, o forse, che prima o poi passi anche questo.
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