venerdì 15 gennaio 2010

Terremoto ad Haiti: Devolviamo una speranza

Medici Senza Frontiere: carta di credito telefonando al numero verde 800.99.66.55 oppure allo 06.44.86.92.25; bonifico bancario IBAN IT58D0501803200000000115000; conto corrente postale 87486007 intestato a Medici Senza Frontiere onlus causale Terremoto Haiti; on line sul sito www.medicisenzafrontiere.it.

Caritas italiana : Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: Emergenza terremoto Haiti Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: – UniCredit Banca di Roma Spa, via Taranto 49, Roma – Iban: IT50 H030 0205 2060 0001 1063 119 – Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012 – Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113 – CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001.

la Croce Rossa Italiana ha attivato i seguenti canali: C/C BANCARIO n° 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati -Tesoreria – Via San Nicola da Tolentino 67 – Roma intestato a Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 – 00187 Roma. Coordinate bancarie (codice IBAN) relative sono: IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020 Causale PRO EMERGENZA HAITI. Conto Corrente Postale n. 300004 intestato a: Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 – 00187 Roma c/c postale n° 300004 Codice IBAN: IT24 – X076 0103 2000 0000 0300 004 Causale: Causale PRO EMERGENZA È anche possibile effettuare dei versamenti online attraverso il sito web della CRI all’indirizzo: http://www.cri.it all’atto della scelta del progetto selezione “Pro emergenza Haiti”.

Unicef: c/c postale 745.000, causale: `Emergenza Haiti´; – carta di credito online su www.unicef.it, oppure chiamando il numero verde UNICEF 800745000; – cc bancario Banca Popolare Etica IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051”; – i comitati locali dell’UNICEF presenti in tutta Italia (elenco sul sito-web www.unicef.it).


lunedì 11 gennaio 2010

La violenza invisibile


Gli invisibili non potevano che essere vittima di una violenza invisibile ben concimata da un Governo invisibile in una città fino ad oggi invisibile.
L'unica cosa veramente visibile era il precariato a buon mercato, per il quale gli imprenditori hanno avuto buon fiuto.
Questi ragazzi non sono un forza lavoro, ma una nuova funzionale schiavitù del sistema agroalimentare italiano.
Sentire di tanto in tanto parlare di lotta al lavoro nero al Sud , come ora, è davvero disgustoso.
Com'è disgusto parlare di burocrati permessi di soggiorno, chiamiamoli "italiani", perchè lo sono, perchè lo meritano, perchè lavorano.


martedì 5 gennaio 2010

Buon anno ...

Un augurio, una speranza, una bella canzone-poesia...poi il mare, poi il sole, tutte le cose più belle per questo nuovo anno che ci aspetta..

La mia isola (guarda il video)

forse il destino della gente è quello di viaggiare sempre e di non fermarsi mai
ogni giorno andare in posti sconosciuti in cui non siamo stati mai
è così che mi sento anch’io
con lo zaino in spalla io
guardo lontano e vado via

forse in un porto con un forte odore di gasolio indeciso mi fermerò
guarderò il mare studierò il vento salirò a bordo poi di sicuro io salperò
sai come mi sento io
con una mela in tasca io
guardo le stelle e vado via

tra le onde di una tempesta stringerò i denti ma di sicuro ce la farò
poi solo mare poi sole e sale la prua a ovest verso il tramonto navigherò
è così che mi sento io
x solo pane e acqua io
guardo il cielo e vado via

verso una terra di ombra e di sole azzurro e arancione il cielo che mi aspetta là
vento dolce lino e cotone voci lontane sere di stelle le vedo già
ecco come mi sento io
apro gli occhi io
e vedo la mia isola

ecco come mi sento io
apro gli occhi io
ecco la mia isola

terra di metri poco quadrati angoli smussati poco appuntiti la bacerò
l’abbraccerò
terra di tempo poco preciso poco scandito poco contato l’abbraccerò
la bacerò
ecco come mi sento io
apro gli occhi io
ecco la mia isola